Dipingere la nebbia nei paesaggi

Picture of Rosy Torre
Rosy Torre
Diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, laureata in Terapeutica Artistica, specializzata nella tecnica della pittura ad olio.
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Rosy Torre
Diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, laureata in Terapeutica Artistica, specializzata nella tecnica della pittura ad olio.

Guida in 7 passi per ottenere l’effetto offuscato della nebbia con i colori ad olio

Da quando vivo a Milano, ogni inverno, mi capita di imbattermi nella nebbia. 

All’inizio non è stato facile abituarsi poiché, avendo sempre vissuto in Sicilia, mi è capitato rare volte di vedere la nebbia.

Da brava artista e amante dell’arte, però, ho cercato di cogliere l’aspetto artistico e affascinante di questo elemento

I paesaggi in generale mi hanno sempre affascinato molto.

L’orizzonte che ci mette dinanzi all’immenso, l’aria pulita, i profumi della natura, l’inverno, tra tutte le stagioni, è quella che ci regala paesaggi meno colorati ma che, a parer mio, hanno la capacità di far emergere, quasi naturalmente, pensieri malinconici e riflessioni introspettive, insomma, ci permettono di ri-connetterci con la nostra parte più intima.

Come cogliere l’essenza di quanto detto se non attraverso l’espressione artistica?

Noi pittori, amanti delle arti figurative, tendiamo ad osservare molto ciò che ci circonda, quasi come se cercassimo in esso una musa ispiratrice.

Per il lavoro di oggi, la mia musa è stata proprio la nebbia invernale.

Quante volte vi siete trovati davanti a dei bellissimi paesaggi invernali e siete rimasti estasiati dall’effetto della nebbia riprodotta pittoricamente?

Beh, l’intento di oggi è quello di far dipingere a voi il paesaggio invernale che vi farà dire “Wow”.

Vediamo come dipingere la nebbia nei paesaggi.

Pronto? 😉
Partiamo!

Prepariamo la nostra postazione

Innanzitutto vediamo quali sono i materiali di cui dovremo munirci:

  • una tela
  • trementina
  • pennelli di varia forma e dimensione
  • colori ad olio: giallo di cadmio limone, rosso di cadmio medio, blu oltremare, bianco di titanio.

Dipingere la nebbia nei paesaggi in 7 semplici passaggi

Innanzitutto analizziamo il soggetto che vogliamo riprodurre.

Per dipingere la nebbia dobbiamo capire come si ottiene l’effetto offuscato.

Il trucco è lavorare bagnato su bagnato. Questa regola vale anche per altre tecniche come gli acrilici o gli acquerelli, oggi però vi mostrerò come si dipinge con i colori ad olio.

Passo 1: prepariamo la tavolozza

Sulla tavolozza ho sistemato il giallo, il rosso, il blu e il bianco.  

Mescolando i primi tre ho poi creato il nero pittorico (o bistro).

Non sai come realizzare il nero pittorico? Guarda l’articolo “Le ombre colorate nella pittura ad olio

Creiamo poi una tonalità di grigio medio/chiaro mescolando il bistro e il bianco.

Passo 2: prepariamo la base

Con un pennello piatto o a lingua di gatto di grandi dimensioni stendiamo una mano di bianco di titanio diluito con la trementina.

Questo strato di colore deve essere piuttosto sottile, quasi una velatura acquerellata, ma deve ricoprire l’intera superficie.

Passo 3: tracciamo le linee guida

Una volta stabiliti i colori da utilizzare siamo pronti per dipingere.

Utilizzando il grigio tracciamo le linee guida del nostro paesaggio: individuiamo la linea d’orizzonte e gli ingombri principali del paesaggio.

Passo 4: dipingiamo gli elementi in lontananza

Quando osserviamo un paesaggio nebbioso ciò che salta subito all’occhio è il velo bianco offuscato che impedisce allo sguardo di vedere il paesaggio in lontananza.

Quando la nebbia è molto fitta capita addirittura di non vedere nemmeno a pochi metri di distanza.

Ma come si crea questo effetto offuscato in pittura?

Il trucco per ottenere l’effetto della nebbia è sfruttare lo strato di bianco precedentemente steso

Utilizzando sempre lo stesso grigio iniziamo a tracciare gli elementi più distanti, in questo caso i tronchi degli alberi.

In questo paesaggio la distanza degli elementi è come se seguisse un semicerchio orizzontale, per cui più ci si avvicina al centro meno gli elementi saranno definiti.

Dopo aver dipinto i tronchi, sempre con lo stesso grigio diluito con la trementina, dipingiamo le chiome degli alberi. Considerate che in questa fase il colore non deve apparire particolarmente contrastante, deve mantenere dei toni sempre molto tenui.

Passo 5: dipingiamo gli alberi ai lati

Man mano che ci si avvicina allo spettatore, le immagini diventano più nitide, pertanto definiamo con il bistro gli alberi ai lati, il terreno sottostante ad essi e il riflesso degli alberi sull’acqua.

Iniziamo dipingendo i gruppi di alberi più esterni con il bistro diluito con un po’ di trementina.

Continuiamo poi a definire il terreno e i tronchi e le cime più vicine utilizzando il bistro non più diluito.

Come potete notare il bistro è diverso dal nero già pronto in tubetto. È un colore scuro che conserva una nota più dolce rispetto al pigmento nero.

Schiarito con il bianco diventa un grigio colorato che si presta benissimo alla rappresentazione della nebbia nei quadri.

Passo 6: il ramo in primo piano

In fine, dopo aver dipinto tutto il paesaggio, possiamo dedicarci agli elementi in primo piano, in questo caso al ramo.

Essendo molto vicino, il ramo si presenta abbastanza nitido, pertanto dipingiamo il ramo utilizzando il bistro ed un pennello con la punta tonda e sottile.

Se volete ottenere il massimo del risultato, attendete che il colore sottostante si asciughi completamente prima di dipingere il ramo.

Passo 7: la vegetazione sul ramo

Dopo aver dipinto i vari rami in primo piano, creiamo l’arancione mischiando io rosso e il giallo e, con un pennello di piccole dimensioni, dipingiamo la vegetazione.

Come potete notare la nitidezza dell’elemento in primo piano va in contrasto con il paesaggio retrostante, per cui nell’insieme il paesaggio acquisisce maggiore profondità.

Giocare sui contrasti di nitidezza è un trucchetto che permette di dare maggior credibilità all’effetto della nebbia in lontananza.

Conclusioni

Concluso anche il ramo in primo piano anche questo paesaggio può essere considerato concluso.

Spero che questo articolo ti sia stato utile e che ti abbia fatto venire la voglia di metterti in gioco e provare a ricreare anche tu un paesaggio invernale con la nebbia.

Come sempre ti aspetto al prossimo articolo.

Buona pittura,
Rosy

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6 Responses

  1. Io sono di Milano e vorrei tanto rivedere la mia nebbia. Lei dice che tutti gli inverni la vede, mi potrebbe dire il luogo, il quartiere così la posso finalmente vedere? I miei parenti giù la vedono sempre. Anche la neve…qui, nisba @

  2. Bellissima e utilissima spiegazione. Proverò presto a riprodurre la nebbia. Grazie

  3. Io ho sempre adorato gli acquerelli, forse perché sono più facili da usare.
    Una volta ho provato con la pittura ad olio, volevo creare qualcosa…un semplice vaso con i fiori.
    Ma purtroppo non ho ottenuto quello che volevo creare e così ho lasciato perdere.
    In passato non c’era internet, ma solo riviste di pitura di come volere imparare a dipingere.
    Oppure c’erano i corsi di pittura lunghi e costosi.
    Mentre oggi c’è internet con video o persone che spiegano ogni dettaglio di come iniziare a dipingere con semplicità, come Lei Rosy Torre.
    Grazie ❤️

  4. Cerchio di Giotto è uno strumento fantastico per imparare e/o approfondire le proprie conoscenze pittoriche . Gli insegnanti sono preparati , chiari e amanti del loro lavoro . Tutto ciò ti trasporta nel mondo del” voglio saperne ancora di più perché è tutto così bello”!.

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