Le ombre colorate nella Pittura ad Olio

Picture of Rosy Torre
Rosy Torre
Diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, laureata in Terapeutica Artistica, specializzata nella tecnica della pittura ad olio.
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Rosy Torre
Diplomata presso l'Accademia di Belle Arti di Catania, laureata in Terapeutica Artistica, specializzata nella tecnica della pittura ad olio.

7 passi per realizzare le Ombre Proprie e le Ombre Proiettate di un Limone

Tra gli elementi più complessi da dipingere troviamo proprio l’ombra.

Ti sei mai chiesto qual è il colore dell’ombra?

Sì hai letto bene, le ombre in realtà sono “colorate”.

Uno degli errori più comuni quando si dipinge l’ombra è quello di sporcare i colori con il nero nel tentativo di scurire il tono interessato, o ancor peggio, utilizzare il nero in purezza.

Questo è assolutamente da evitare a meno che non si sta dipingendo un monocromatico in bianco e nero 😉

Nella nuova lezione di oggi, ho pensato di ripercorrere insieme a te l’evoluzione delle Ombre, partendo dalle intense di Caravaggio a quelle colorate degli Impressionisti.

Ma c’è molto di più!

Per cercare di spiegare al meglio il concetto di Ombre Colorate ho inserito un esperimento che puoi fare in qualsiasi luogo tu ti trovi ed infine, per mettere in pratica tutte le nozioni teoriche ho preparato una guida passo-passo in cui ti spiego come realizzare le Ombre Proprie e le Ombre Proiettate dipingendo un limone.

Ti ho incuriosito?

Iniziamo la lezione di oggi 🙂

Come si dipingono le ombre?

Esistono diversi modi di procedere e a mio avviso vanno tutti bene purché la scelta rispetti l’effetto che stiamo cercando di ottenere.

Le Ombre Intense di Caravaggio

Si può procedere scurendo e ombreggiando con i bruni e le terre, come faceva Caravaggio creando ombre intense e in forte contrasto con i fasci luminosi tipici della sua pittura, oppure si possono realizzare le ombre colorate che rispecchiano maggiormente i colori della percezione visiva.

Le Ombre Colorate degli Impressionisti

Ad introdurre il concetto di ombre colorate, abolendo il nero dalla tavolozza, furono proprio gli impressionisti che, dipingendo en plein air, puntavano a cogliere le sottili sfumature che la luce generava su ogni particolare intorno a loro.

VIDEO TUTORIAL – Come Disegnare all’Aperto (En plein air)

Caratteristiche della pittura impressionista erano i colori forti e vividi. Il colore veniva applicato con pennellate veloci, contrastando i toni chiari con le ombre complementari. Il nero viene escluso dalla tavolozza, favorendo sfumature più brillanti date dalla mescolanza dei colori.

Così facendo i pittori avevano un maggior controllo della cromia d’insieme, creando dei toni simili a quelli dati dalla percezione visiva.

Le luci e le ombre, dunque non appaiono artefatte e cupe come quelle presenti nelle opere realizzate in atelier con le luci artificiali.

Caravaggio e gli Impressionisti: ombre a confronto

Caravaggio infatti ricreava le scene  in maniera “teatrale”, gestendo il modo in cui la luce avrebbe colpito i modelli ritratti.

Il gioco di luci ed ombre di Caravaggio rispecchia l’ambientazione interna, mentre gli impressionisti dipingevano per lo più momenti di vita quotidiana, ritraendo i propri soggetti all’aperto. La luce naturale crea giochi di luci ed ombre colorate in quanto gli oggetti proiettano le proprie ombre gli uni sugli altri, riflettendo in parte anche il loro colore.

I pittori impressionisti cercavano di catturare sulla tela anche lo scorrere del tempo, dato dal cambiamento della luce e dal passare delle stagioni, come possiamo vedere dai meravigliosi studi di Claude Monet negli ultimi anni dell’800 in cui realizza numerose versioni della Cattedrale di Rouen, riprodotta nelle diverse ore del giorno e in diverse condizioni climatiche.

Esperimento sulle Ombre

Per comprendere meglio questo concetto, ti invito a fare un esperimento:

guarda fuori dalla finestra e osserva attentamente tutte le ombre che trovi e prova ad individuare i colori che le compongono.
Alcune saranno più nette, altre più luminose, altre invece si vedranno appena.

Se osservi bene però noterai che nessuna è del tutto nera. Anche le ombre più scure sono ricche di colori: alcune ci sembreranno grigie ma se osserviamo bene quei grigi possiamo notare che contengono dei colori riflessi, che possono appartenere all’oggetto stesso o a quelli circostanti. 

Inoltre, le ombre si dividono in ombre proprie (quelle che determinano il volume dell’oggetto) e ombre proiettate (quelle che vengono proiettate su un piano d’appoggio o un oggetto vicino).

Come si ottengono le ombre colorate senza utilizzare il nero o i bruni?

Il segreto per ottenere ombre scure e allo stesso tempo brillanti è quello di lavorare con il Nero Pittorico.

Si tratta di un colore che si ottiene dalla mescolanza dei tre primari: Giallo, Rosso e Blu.

Nello specifico dei colori ad olio, per avere un risultato ottimale i colori che utilizzo sono:

  • Giallo cadmio limone
  • Rosso Magenta
  • Blu oltremare.

Come preparare il nero pittorico

Per prima cosa dobbiamo mescolare una parte di giallo e due parti di blu per ottenere un verde scuro; a questo aggiungiamo una parte di rosso cercando di scurire il colore fino a farlo diventare nero.

Se mettiamo a confronto il colore ottenuto dalla mescolanza con nero già pronto in tubetto, noteremo che il primo risulta più luminoso del secondo. Inoltre il nero pittorico si presta meglio alla mescolanza con gli altri colori.

Vediamo ad esempio come risulta il verde se scurito con il nero pittorico o con il nero in tubetto.

Possiamo notare subito che il primo verde risulta molto più luminoso del secondo.

Osservando i movimenti della luce, i “pittori en plein air”, hanno notato che all’interno delle ombre sono presenti sia i colori riflessi che i complementari.  Inoltre, se  applichiamo le giuste ombre colorate nella rappresentazione di un paesaggio possiamo indicare un esatto momento della giornata o dell’anno.

La teoria dei colori di Goethe

“Le ombre colorate presuppongono due condizioni, in primo luogo che la luce agente colori in qualche modo la superficie bianca, in secondo luogo che l’ombra venga illuminata in un certo grado da una controluce. Al crepuscolo si metta su un foglio di carta bianca una candela corta accesa; si collochi poi tra di essa e la luce del giorno calante una matita in piedi in modo che l’ombra gettata dalla candela possa venire illuminata dalla debole luce del giorno, ma non cancellata. In tal caso l’ombra apparirà del più bell’azzurro. Ci si accorge subito che quest’ombra è azzurra, ma è solo con l’attenta osservazione che ci si convince che la carta bianca agisce come una superficie giallo-rossastra, il cui riflesso richiama all’occhio quel colore azzurro […] durante il giorno per via della sfumatura giallognola della neve abbiamo potuto osservare ombre tendenti al viola; ora queste possono  dirsi senza dubbio blu mentre le parti illuminate mostrano un giallo che sfuma nell’arancio. Ma quando il sole ha cominciato a tramontare e i suoi raggi hanno cominciato a diffondere riflessi di uno splendido rosso tutt’intorno  a me il colore delle ombre è diventato verde simile alla luminosità del verde del mare per bellezza al verde dello smeraldo”.

Adesso, tenendo conto della mescolanza dei colori, del nero pittorico e della teoria di Goethe, vediamo come realizzare le ombre proprie e le ombre proiettate di un limone.

Come realizzare le Ombre Proprie e le Ombre Proiettate di un limone in 7 passi

Come capire al meglio il concetto di ombre colorate se non con un esercizio mettendo in pratica le nozioni teoriche?

Nell’esercizio di oggi vediamo come realizzare le Ombre Proprie e le Ombre Proiettate di un limone in 7 semplici passi.

Sei pronto? Cominciamo 🙂

Per questo esercizio utilizzeremo:

  • Blu oltremare, 
  • Rosso Magenta, 
  • Giallo cadmio limone e 
  • Bianco di Titanio.

Passo 1: prepara il nero pittorico e le varie tonalità

Per prima cosa prepariamo il nero pittorico; fatto questo mescoliamo i colori in modo da ottenere le varie tonalità che pensiamo possano esserci utili nell’elaborato. 

In questo caso realizzerò un limone utilizzando principalmente i due complementari: giallo e viola. Questo accostamento cromatico permette di bilanciare l’elaborato dal punto di vista della cromia. L’uno mette in risalto l’altro generando un equilibrio visivo.

Mescoliamo quindi il blu e il rosso per ottenere il viola e, partendo da quest’ultimo creiamo degli altri toni aggiungendo o solo il rosso o solo il blu, in modo da ottenere delle altre tonalità di viola. 

Modifichiamo poi questi colori aggiungendo il bianco o il nero pittorico.mescoliamo poi anche il giallo e il rosso per ottenere l’arancione e modifichiamo anche questo allo stesso modo.

Quando avremo tutti i toni necessari sulla tavolozza possiamo iniziare a dedicarci al dipinto.

Passo 2: abbozza il disegno

Abbozziamo il disegno e stendiamo il colore di base dell’oggetto, in questo caso il giallo.

Successivamente iniziamo a stendere i toni di giallo modificati con il nero pittorico e con un pizzico di rosso per creare dei colori più aranciati. Questi ci serviranno per creare le “ombre proprie” del limone.

Passo 3: abbozza lo sfondo

Abbozziamo adesso anche lo sfondo stendendo i viola.

Bilanciamo le parti chiare con altre più scure in modo da rendere lo sfondo più vibrante. Stendiamo le pennellate seguendo indicativamente tre direzioni:

  • nella parete verticale stenderemo le pennellate in verticale o in obliquo,
  • mentre sul piano orizzontale, anche le pennellate avranno un orientamento prevalentemente orizzontale.

Passo 4: le Ombre con la tecnica degli impressionisti

Adesso possiamo dedicarci alle ombre. La tecnica che utilizzeremo riprende lo stile degli impressionisti, dunque applicherò il colore a piccoli tocchi materici.

Come abbiamo precedentemente detto, le ombre sono colorate e presentano sia i colori riflessi, sia i loro complementari per cui l’ombra del limone sarà prevalentemente viola nella parte scura (perché il viola è complementare del giallo) ma presenterà anche dei riflessi giallastri e aranciati

Passo 5: le Ombre proprie

Per realizzare le ombre proprie dell’oggetto dobbiamo applicare dei toni che danno profondità alla figura mantenendo il colore di base. Nel caso del limone, il colore di base è il giallo per cui l’ombra riprenderà dei toni che originano proprio da questo: arancione e verde.  Applicheremo i toni aranciati alternati a piccoli tocchi di giallo per rendere l’insieme vibrante e, nella parte d’ombra più chiara, aggiungeremo dei tocchetti di verde.

Questi due colori devono contenere lo stesso giallo nella formula di base e scuriti con il nero pittorico in modo da mantenere la brillantezza del giallo. Aggiungiamo poi dei tocchi di bianco nei punti maggiormente in luce.

Passo 6: le Ombre Proiettate

Anche le ombre proiettate possono essere più o meno intense; in questo caso, avendo un’illuminazione proveniente da sinistra, l’ombra sarà proiettata tutta a destra, dietro il limone
Si tratta di un’ombra scura e intensa nella parte più vicina all’oggetto e più tenue nella parte più distante

Dopo aver abbozzato la forma dell’ombra con un unico colore, in questo caso con il viola, modifichiamo il colore in base all’intensità delle parti di essa. Scuriamo la parte più vicina al limone utilizzando il nero pittorico; in questo modo il viola risulterà più scuro senza perdere brillantezza.
Successivamente modifichiamo la restante parte dell’ombra integrando delle pennellate di giallo arancio (lo stesso che abbiamo utilizzato per ricreare l’ombra propria del limone) perché anche l’ombra proiettata contiene in parte il riflesso dell’oggetto.

Passo 7: Dinamicità Cromatica

Per concludere e dare dinamicità cromatica all’opera aggiungiamo delle pennellate di giallo arancio anche sullo sfondo e sul piano, davanti al limone.

Questo è il risultato finale del nostro limone applicando la tecnica delle Ombre Colorate.

Conclusioni finali

La raffigurazione delle ombre nella pittura ad olio, come anche per il disegno, è un passaggio fondamentale e da non sottovalutare perchè conferiscono al ostro elaborato un effetto di tridimensionalità, profondità e soprattutto realistico.

Ora tocca a te!

Se non hai mai avuto il piacere di disegnare degli oggetti e raffigurare le loro ombre, è il momento di farlo, mettendo in pratica questi 7 semplici passi.

Hai mai utilizzato il nero pittorico e i complementari per dipingere le ombre?

Se no, quali colori usi in genere? 

Scrivilo nei commenti e, se ti fa piacere, condividi con noi le tue opere.

Buon lavoro,
Rosy

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5 Responses

  1. Nn ho dimestichezza con i colori uso sempre la matita..
    Voglio imparare a mescolare i colori, mi affascina molto ma quando ci ho provato, faccio dei pasticci!
    Seguirò i tuoi consigli.

  2. Ciao mi chiamo ivan ho apprezzato i tuoi spunti, 1 domanda ho notato ke la luce arriva da destra sul limone, ma ke l’ombra si sviluppa anke essa a destra, non dovrebbe spostarsi piu verso sinitra, è solo curiosita, rispetto chiunque ami arte in genere in tutti i suoi sviluppi CIAO GRAZIE

  3. Ciao Ivan, grazie per l’apprezzamento! La luce che illumina il limone in questo caso non viene da destra ma da sinistra, proiettando l’ombra dietro il limone. Essendo una fonte luminosa posta lateralmente ma anche anteriormente protrae il fascio luminoso anche sulla parete dietro il limone. Ad ogni modo, essendo un ambiente interno, le luci che illuminano l’ambiente non sono unidirezionali, si incrociano diverse luci; quelle più vicine all’oggetto e più forti generano le ombre più evidenti come, in questo caso, quella del limone.
    Grazie per averci scritto e scrivici ancora per altri spunti e confronti. A presto

    Rosy Torre

  4. Non conoscevo il nero pittorico… un’altra scoperta nel mondo fantastico dell’arte. Grazie siete veramente un punto di riferimento importante,non finisco mai di imparare cose nuove

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