Maria Lai e Lucio Fontana a Roma – Le Mostre Consigliate

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Salvatore Liardo
Appassionato di arte ed esperto di internet: unendo queste sue passioni è nato Cerchio di Giotto, di cui è uno dei fondatori e di cui coordina lo staff.
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Salvatore Liardo
Appassionato di arte ed esperto di internet: unendo queste sue passioni è nato Cerchio di Giotto, di cui è uno dei fondatori e di cui coordina lo staff.

Con il Weekend ormai alle porte ecco due mostre in memoria di 2 nostri artisti italiani che ti potrebbero interessare:

Maria Lai e le sue favole di tessuto

Al Museo Maxxi di Roma, a 100 anni dalla nascita dell’artista sarda, troverai la mostra a lei dedicata intitolata “Tenendo per mano il sole“. 
Aperta fino al 12 gennaio 2020, 200 esempi dell’arte povera e sapiente della Lai ne racconteranno la vita e il manifesto artistico, grazie alla cura di Bartolomeo Pietromarchi e Luigia Lonardelli.

Di Maria le prime 2 cose che vengono in mente sono:

  1. La sua Sardegna, terra natia alla quale è sempre stata legata che per lei è stata l’eterna fonte d’ispirazione nonostante le sofferenze che le ha portato.
  2. L’insegnamento. Infatti per anni prima di tutto è stata una docente di disegno, che traeva dai suoi allievi l’alimentazione alla sua fiamma creativa, e che ha continuato a mantenere questo approccio volto all’insegnamento anche nelle sue opere dove allo spettatore, pur non essendone obbligata, si spiega sempre e diventa per lei alunno ancora prima di fruitore.

Su di lei si potrebbe scrivere per ora ma preferisco lasciar parlare le sue opere..

Lucio Fontana. Terra e oro

Fino al 28 Luglio presso la GALLERIA BORGHESE di Roma, è possibile ammirare circa 50 opere del grande maestro Lucio Fontana

L’esposizione è incentrata attorno a due sue produzioni specifiche, quella della ceramica e quella dei dipinti che sono state selezionate rispettivamente dai temi delle Crocifissioni e dell’Oro.

Potrai quindi ammirare un gran numero delle opere di questo grande artista, all’incirca cinquanta, realizzate principalmente nel decennio tra il 1958 e il 1968 e allestite in un percorso che coinvolge due sale del piano delle sculture e sei della galleria delle pitture.

Tra queste emerge una serie di Crocifissioni, tratta dalla sua produzione di ceramiche, tutte fortemente scosse da un fremito scomposto di origine ancora barocca.

Il tutto caratterizzato da più richiami all’uso dell’oro non come colore ma come astrazione massima e antinaturalistica.

Qui un estratto delle 50 opere esposte:

Scrivici il tuo racconto nei commenti se andrai a visitarle 😉

Buon Weekend,
Salvatore.

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