Come creare una composizione dal vivo – Video Lezione

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Chiara Silva
Diplomata all'Accademia di Brera, Artista e Docente di discipline pittoriche con oltre 10 anni di esperienza nella didattica artistica. Fondatrice di Cerchio di Giotto.
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Diplomata all'Accademia di Brera, Artista e Docente di discipline pittoriche con oltre 10 anni di esperienza nella didattica artistica. Fondatrice di Cerchio di Giotto.

Il segreto per disegnare una copia dal vero in modo semplice e corretto

Il segreto per una semplice e corretta copia dal vero risiede tutto in una parola chiave “Composizione”.

Cos’è e Cosa Comprende la Composizione

La composizione è l’insieme degli elementi che noi andiamo a disporre e che presenteremo nel nostro disegno.

Spesso erroneamente si pensa che la composizione comprenda solo gli oggetti ma questo non è vero.

Una corretta composizione comprende, oltre agli oggetti, anche gli spazi vuoti che vengono a crearsi fra gli oggetti e lo sfondo che noi andiamo a includere.

Le 2 Regole per Creare una Corretta Composizione

Il risultato di una corretta composizione si basa su 2 “semplici” regole che ti permettono di creare delle composizioni che, applicate nel disegno, diventino efficaci.

Regola 1 – Il Piano di Appoggio

Per prima cosa ho sempre bisogno di un piano d’appoggio per le mie composizioni dal vero.

Senza piano d’appoggio gli oggetti ovviamente non possono stare 😉

E senza piano il mio disegno risulterà non realistico perché gli oggetti sembreranno volanti anziché fermi e ben ancorati su una superficie.

È bene che il piano d’appoggio, se riusciamo, sia di dimensioni contenute e quindi è preferibile scegliere un tavolino piuttosto che un tavolo molto grande.

Va benissimo un piccolo trespolo come quello nello foto qui sopra oppure in alternativa potete prendere, ad esempio, delle tavole di legno oppure dei grossi libri per appoggiare gli oggetti.

In questo modo riusciamo a delimitare il piano d’appoggio e questo, all’interno del disegno, renderà tutto più armonico.

Regola 2 – Lo Schema per la disposizione 

La seconda regola molto importante è lo schema di come vado disporre gli oggetti sul Piano di Appoggio.

Lo schema prevede una giusta pianificazione, quindi è meglio riflettere un pochino prima di iniziare la composizione perchè, anche se vogliamo ottenere una composizione con disposizione che sembra “casuale” in realtà questo non prevede improvvisazione ma un corretto studio delle dimensione degli oggetti, del loro punto di osservazione, di come generano le ombre e così via.

Paradossalmente, più lo schema è studiato e preciso, più la composizione potrà sembrare “casuale”.

Ma veniamo ora alla pratica 😉

Esempio di Composizione corretta 

Iniziando dal Piano d’Appoggio, immaginiamo che questo sia quadrangolare, ad esempio un tavolino quadrato.

Inizio quindi a creare il mio schema disegnando un quadrato sul mio foglio di bozza, quadrato che rappresenterà il mio tavolino visto dall’alto, come se io potessi volare al di sopra del della mia composizione e osservarla dall’alto

Il piano è quindi un quadrato dove disporrò i miei elementi.

Il primo elemento che disporrò sarà questo parallelepipedo bianco, appoggiato proprio lungo i bordi del mio piano.

Dall’alto il parallelepipedo avrà questa anch’esso la forma di un quadrato ed è interessante vedere come questo, anche in prospettiva, avrà i lati esattamente inclinati come i lati del piano. 

Per facilitare un attimino la prospettiva, possiamo giocare sulla diagonale che si genera tra gli angoli e andare a disporre gli altri 2 elementi “quadrati”. (vedi video al minuto 2:55)

A questi elementi, sempre nello schema, posso andare a sovrapporre altri elementi come ad esempio una bottiglia che dall’alto prenderò una forma circolare.

Stessa prospettiva avrà anche la teiera che occupa quansi tutto il volume sovrapposto al parallelepipedo e si sporgerà per quanto riguarda i manici e il beccuccio.

L’ultima cosa andiamo a collocare nel nostro esempio questa piccola stoffa grigia che scende dal piano bianco e occupa tutto questo spazio andando addirittura ad uscire dal piano.

Conclusioni e Consigli

A cosa serve lo schema?

Serve per aiutarci a progettare e realizzare la nostra composizione.

Lo schema ci facilita l’individuazione delle linee chiave del nostro progetto come bordi, diagonali e mediane, linee che ci guidano nel giusto posizionamento degli oggetti per ottenere l’effetto visivo desiderato.

Altro importante consiglio è quello di cercare di disporre i gli elementi seguendo un equilibrio che sia dinamico, equilibrato. 

Cerchiamo di fare in modo che la composizione sia bilanciata e che non ci siano troppi elementi separati e disgregati nello stesso tempo.

Infatti nell’esempio abbiamo cercato questo equilibrio anche sovrapponendo oggetti uno sopra l’altro, cosa che, se non l’avessimo fatta, e quindi avessimo collocato tutti gli oggetti uno in fila all’altro, oppure dandogli una forma a piramide posizionando gli oggetti alti al centro, mentre i bassi ai lati avremmo in qualche modo creato quello che si chiama equilibrio statico e quindi dato la nostra composizione un aspetto poco interessante perchè troppo simmetrico, troppo rigido.

Quindi, per creare una composizione sempre più interessante cerchiamo di giocare con i volumi e le forme che disponiamo collocandole in maniera dinamica cercando delle soluzioni differenti.

Possiamo anche lasciare dei vuoti andando però nello stesso tempo a bilanciare con delle situazioni particolari.

PS: ti consiglio di rivedere più volte la mia Video Spiegazione che trovi all’inizio di questo articolo perché, più la rivedrai e più entrerai nell’ottica di come giocare con le linee, le disposizione e la scelta degli oggetti 😉

Ed ora… Buona Composizione!

Chiara.

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